Che questa sarebbe stata una stagione difficile per la Stralo lo sapevano tutti, ma che si potesse arrivare a definire "maledetta" non l'avrebbe mai immaginato nessuno: nemmeno quel Livio Bastianutti il cui proverbiale pessimismo metterebbe a disagio persino Giacomo Leopardi. Tra defezioni eccellenti, infortuni e una buona dose di sfiga, diventa difficile scovare la causa principale della crisi che ha colpito la compagine udinese, incapace di mettere in campo quella brillantezza che le aveva consentito il salto di categoria l'anno scorso. L'ultimo segnale arriva dal 5-5 rimediato con la formazione del Jungle, un pareggio che sa di sconfitta perché arrivato nei secondi finali e soprattutto viziato da due rigori a dir poco generosi. Non è comunque detta l'ultima parola, come ha tenuto a sottolineare l'affascinante dirigente Luca Blasoni: "Usando un'espressione a me cara,
son tutti froci col culo degli altri: abbiamo subito dei brutti colpi, ma continueremo a credere nella salvezza fino alla fine." Una dichiarazione che ha suscitato forti interrogativi tra gli addetti della stampa, fondamentalmente perché nessuno capiva che cazzo c'entrasse la frase utilizzata dal Blasoni con il contesto. Ci ha pensato l'accompagnatore ufficiale Fabio Palmisano a fare chiarezza sulla situazione: "Luca sta seguendo una dieta riabilitativa composta da birrette e gelatini, è normale che ogni tanto dica cose senza senso." Sulla situazione della propria squadra, il Palmisano è lapidario: "Inutile negarlo, speriamo di concludere il prima possibile questa stagione sfortunata. Ma se non dovessimo salvarci, prenderemo seri provvedimenti." Un assunto che lascia chiaramente trasparire la difficile situazione che si è venuta a creare nello spogliatoio della Stralo, oramai un vero e proprio crocevia di malumori. Di seguito riportiamo le indiscrezioni trapelate da una fonte anonima: il presidente Palmisano è arrabbiato con alcuni dei suoi che dimostrano uno scarso attaccamento alla maglia; Bastianutti è amareggiato nei confronti di tutta una squadra che non reputa all'altezza della sua classe cristallina; Moro è in rotta con la dirigenza per causa del mancato approvvigionamento di gelatini che gli era stato promesso in fase di contratto; Stevanato è convinto che Lanzara, sfruttando le sue conoscenze nella Caserta che conta, abbia contattato una fattucchiera per gettare il malocchio sulla Stralo; Golcic ha spesso degli accesi alterchi con Palmisano jr. incentrati su chi dei due sviluppi il fatturato più interessante nella provincia di Udine; Cattarossi dice che in aeronautica sono tutti finocchi, mettendo dunque in mezzo Lanzara; i gemelli Blasoni sono tuttora divisi da antiche ruggini riguardanti un oscuro fatto con protagonista un'albanella minore, accaduto anni fa; Finelli e Polzot (benché usciti dalla squadra) si punzecchiano ancora a distanza su chi dei due abbia la più grande passione per la figa; Tonutti e Golcic litigano parlando di photoshop, Bastianutti e Palmisano litigano parlando di computer, Stevanato e Moro litigano parlando di faccende "personali" e Luca Blasoni, non sapendo con chi altri prendersela, tira in mezzo persone con nomi inventati sul momento. Insomma, una vera e propria polveriera: l'unico
trait d'union comune a tutti i membri della rosa riguarda Roberto Cattarossi, considerato all'unanimità come un pezzo di merda. Come se non ci fosse già abbastanza carne al fuoco per riempire un intero numero del settimanale "Chi", ecco che arriva la dichiarazione-bomba che non ti aspetti, per bocca di uno dei protagonisti più in vista del calcio internazionale: Josè Mourinho. Incalzato da un giornalista di Sky Sport durante una conferenza stampa alla Pinetina, l'allenatore dell'Inter ha detto la sua sulla Stralo, utilizzando quella tagliente dialettica che tutti noi oramai conosciamo bene: "La Stralo? E' una vittima sacrificale. Ci sono dei poteri forti all'interno della LCFC che non vogliono che questa squadra faccia strada. La nuova Calciopoli parte proprio da qui, però tutti fanno finta di niente. E' triste assistere al martirio di una delle realtà più interessanti del calcio a 5 italiano. Campioni assoluti come Bastianutti, Moro, Blasoni e Stevanato non meritano un trattamento del genere." E Cattarossi? "So che è un tifoso dell'Inter, ma io dico sempre quello che penso, e penso che sia un pezzo di merda."
Un frammento della dichiarazione-bomba di Mourinho, andata in onda su Sky Sport.
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