domenica 31 ottobre 2010

La Stralo pareggia senza merito


Dopo due sconfitte in altrettante partite di campionato, la Stralo racimola finalmente il primo punticino della stagione 2010/2011 contro il Bar Bagatto, con un 3 a 3 che tuttavia ha lasciato molto spazio a discussioni post-partita. Alfiere della polemica è proprio quel Luca Blasoni premiato con l'ambito riconoscimento del "Pettine d'Oro", un'iniziativa promossa dal presidente Palmisano riservata al miglior giocatore di ogni singola partita. Intercettato dai nostri microfoni al termine dell'incontro, il Blasoni ha rilasciato una dichiarazione-fiume che lascia ben poco spazio alle interpretazioni: "Siamo il fanalino di coda del campionato, e si vede: dobbiamo obiettivamente riconoscere di essere una squadra modestissima, che oggi ha ottenuto questo pareggio per pura fortuna. La superiorità dei nostri avversari è stata indiscutibile: tatticamente e tecnicamente sono stati perfetti, non ci hanno lasciato nessuno spazio, hanno compiuto un vero e proprio assedio alla nostra porta e tra le altre cose sono anche dei bellissimi ragazzi. Insomma, è stata una battaglia durissima, dalla quale siamo usciti con le ossa rotte: abbiamo raccolto un punto, è vero, ma non c'è niente da festeggiare. Siamo stati letteralmente annichiliti dal Bar Bagatto, i loro goal sono stati uno più bello dell'altro e meritavano di farne almeno una decina, le nostre reti invece sono arrivate credo solo grazie ad una favorevole congiunzione astrale o per una misteriosa intercessione divina. Non parliamo poi del nostro povero portiere Cristiano: sembrava un pupazzo del Luna Park, costantemente colpito dai tiri eseguiti da quei cecchini infallibili dei nostri avversari. Credo abbiano fatto almeno un milione, un milione e duecento tiri nel corso della partita, e a volte sono riuscito a distinguere nitidamente il pallone che prendeva fuoco a causa dell'incredibile forza che gli veniva impressa. Insomma, tutto ha giocato a nostro favore, a discapito del Bar Bagatto che strameritava di vincere. All'inizio della partita ho persino visto l'arbitro rispondere al cellulare e gli ho sentito dire "Si, presidente Berlusconi, ho capito, il Bar Bagatto non deve vincere", insomma cosa potevano fare loro se avevano contro addirittura i poteri forti del nostro Governo? Oltretutto sugli spalti c'era una figura strana, una specie di fattucchiera, che continuava a lanciare degli incantesimi all'indirizzo degli avversari. Per non parlare delle bombe carta che gli sono state tirate addosso da un manipolo di ultras serbi sfuggiti alla cattura...Mi dispiace davvero tanto per loro, se potessi farei ricorso in lega per devolvergli il punto in più che gli spetterebbe di diritto. Sono obiettivamente la squadra più forte che ho mai incrociato in anni e anni di esperienza, e credo che potrebbero seriamente competere per lo scudetto di serie A sia di calcio a 5 sia di calcio a 11, sia di beach soccer, sia di calcio saponato. Non esiterei a definirli i degni eredi del calcio totale di stampo olandese, ma nonostante questo sono comunque delle persone umili e rispettose. Vorrei poter avere un briciolo del loro talento." Detto questo, il Blasoni si allontana mestamente dai nostri microfoni, scuro in volto e con lo sguardo perso nel vuoto. C'è spazio solo per una dichiarazione lampo del portiere Cristiano Finelli: "Dopo questa partita penso di abbandonare il calcio, e anche la figa. Mi ritirerò ad una vita ascetica e mediterò sul vergognoso furto che abbiamo perpetrato oggi ai danni di questa meravigliosa squadra. Addio".

Luca Blasoni osserva con mestizia il premio "Pettine d'Oro", amareggiato per il pareggio rubato al Bar Bagatto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

semplicemente magnifico...
aspetto le successive recensioni post partita...


il Pollo