Continua la modesta striscia positiva per la (anch'essa modesta) Stralo Calcio a 5, dopo l'infame pareggio con Bar Bagatto, compagine talmente superiore alla massa da risultare scomoda, tant'è che infatti nella partita seguente ha perso sicuramente per colpa di oscure macchinazioni sulle quali indagherebbe volentieri Fox Mulder di X-Files. Ad ogni modo, la Stralo pareggia anche contro il Forgjarins con un 4 - 4 talmente ricco di emozioni che risulta difficile riportarlo in cronaca, anzi addirittura impossibile: per questo motivo, non faremo alcuna cronaca e passeremo direttamente alledichiarazioni dei protagonisti. A cominciare è Bruno Blasoni, per la prima volta incampo con la maglia della Stralo: "L'emozione del debutto è stata forte, ma poi ho cominciato subito a fare ciò che mi riesce meglio, ovvero giocarla semplice: mi sono lanciato dunque subito in colpi di tacco, rabone, elasticoni e chi più ne ha più ne metta. Poco importa se alla fine abbiamo pareggiato, io sono per il calcio bailado e il risultato non mi interessa più di tanto". Simone Golcic, autentico pilastro della difesa e sostituto dell'assente presidente Palmisano in quanto supervisore del team, ha analizzato così la partita della squadra: "Utilizzando un'espressione a me cara, a bighe dure no si resone: negli spogliatoi ho cercato di caricare i miei compagni, invitandoli a seguire questo mantra e a concentrarsi solo sulla partita. Ho dovuto però sudare sette camicie con Cristiano Finelli, perché a lui la figa piace davvero tanto ed è molto difficile smorzargli l'erezione per tutta la durata del match. Gli ho promesso di portarlo a troie in Slovenia in caso di risultato positivo, e lui ha fatto un'ottima partita per cui adesso scusatemi ma vado a comprare i plasticoni e la vignetta per l'autostrada". Nonostante la moderata soddisfazione per un risultato comunque positivo, questo turno di campionato riserva una brutta sorpresa per la Stralo: si è scoperto, infatti, che il Gran Galà dell'Acconciatura (http://www.riviera24.it/articoli/2009/04/20/59578/undefined) ha plagiato l'iniziativa del "Pettine d'Oro" inventata dal presidente Palmisano, con tutte le beghe legali che conseguono. Il numero uno della Stralo ha preferito non sbilanciarsi in prima persona, lasciando parlare il suo avvocato Santi Licheri, richiamato dall'Aldilà per portare la società udinese alla vittoria legale: "La normativa è a nostro favore, non abbiamo nulla da temere" ha dichiarato il Santi Licheri "il premio Pettine D'Oro è un marchio registrato della Stralo Calcio a 5, e chiunque ne faccia utilizzo in modo improprio è tenuto a pagare un indennizzo di 15.000 Euro, convertibili anche in 4.285 birrette o 7.500 gelatini. Invito dunque le signore parrucchiere a cominciare ad aprire il portafogli, o in alternativa le spine o le Macchine del Gelato GIG".
In alto, il plagio del premio "Pettine d'Oro" al Gran Galà dell'Acconciatura
In basso, la Macchina del Gelato GIG, raccomandata dal vostro amico gelataio, ovvero Bruno Sacchi della 3^C
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