giovedì 2 maggio 2013

Credici, Stralo! Non è finita finché non è finita!

Proprio come il suo animale-simbolo, cioè la tigre, la Stralo non si arrende nemmeno quando è messa all'angolo e tutto sembra darla per spacciata: nonostante le condizioni della classifica non fossero ottimali, la squadra del Presidente Palmisano ha vinto per 6-3 contro Jolly Lauzacco, alimentando quella piccola speranza che è stata recentemente rinfocolata dagli ultimi risultati delle altre pretendenti al quarto posto. "La Stralo può farcela" annuncia un rinvigorito Andrea Palmisano "ma dobbiamo vincere tutte le partite che restano e sperare in qualche ulteriore scivolone dei nostri avversari. Per dare un'idea, prima di oggi le possibilità di passare alla fase successiva erano le stesse che potevo avere io di trombarmi Irina Shayk, mentre così come stanno le cose le possibilità sono le stesse che Luca Blasoni avrebbe di trombarsi la stessa Irina, ossia molto ma molto più alte". Un'affermazione questa che può apparire esagerata solo ai poco informati: è infatti notizia recente che il conturbante numero 7 della Stralo sia stato espulso dall'Arabia Saudita perché troppo bello.

Luca Blasoni, conosciuto in Arabia come Borkan Al Gala, espulso dal paese perché troppo bello.

Tornando alla partita di una settimana fa (il blog della Stralo è sempre sul pezzo), sono state diverse le note positive venute fuori dal campo, a cominciare da un Alan Trerè in grande spolvero, autore di quattro reti e di una prestazione maiuscola anche dal punto di vista atletico: "Venivo da un periodo di stanchezza fisica e mentale e per questo motivo ultimamente non segnavo tanto come a inizio stagione. Per fortuna sono stato rigenerato da un weekend a Cracovia che mi ha portato grande beneficio grazie alle sue meravigliose bellezze architettoniche".

ArchiTETTOniche, capito? Ahahaha, che ridere.
Un contributo eccellente è arrivato anche dal difensore-portiere-centrocampista-imprenditore-re della griglia-goleador Simone Golcic, autore delle rimanenti due reti del tabellino e protagonista di una gara impeccabile sotto tutti i punti di vista. E quella della partita era evidentemente una serata nata sotto la stella della Hello Brand, visto che anche l'inossidabile Fabio Tonutti ha difeso i pali in maniera esemplare, non facendo rimpiangere quel Cristiano Finelli impegnato con l'altra squadra dove magari si vince di più ma quando si tratta di fare cacao, signora mia, non c'è proprio confronto.
Stavolta la menzione d'onore va però a Samuel Stevanato, presentatosi all'appello nonostante fosse debilitato da un forte attacco febbrile: sapendo di essere l'equivalente per la Stralo di quello che rappresenta Pirlo per la Juventus, il numero 75 ha stretto i denti ed ha regalato alla squadra un primo tempo ricco come al solito di generosità in fase difensiva e di concretezza in attacco, con un bel carico di assist e giro di palla. Per dare un'idea dello sforzo sovrumano compiuto dallo Stevanato, ecco un'immagine rappresentativa delle condizioni faticose in cui ha giocato stoicamente il primo tempo della partita.

Le dodici fatiche di Ercole non sono un cazzo in confronto ai venticinque minuti faticosissimi di Stevanato





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