domenica 12 dicembre 2010

La Stralo perde e Finelli scagiona Assange


Oramai parlare della Stralo in termini strettamente calcistici è impresa assai ardua: dire che la compagine udinese è lontana dalla sua migliore forma è come dire che Cristiano Malgioglio è lontano dall'eterosessualità, ovvero un eufemismo davvero esagerato. Sconfitta per 7 a 0 da una squadra composta da esagitati che ad ogni goal esultavano come se avessero conquistato la Champions League, scopato Belen Rodriguez e vinto al Superenalotto nello stesso momento, la squadra del presidente Palmisano ha dato sfoggio di una pochezza rara, evidenziata dalle dichiarazioni di un Golcic reduce dall'influenza e quindi costretto alla panchina: "Mi viene da piangere, non ero così triste da quando venni sbattuto fuori dalla discoteca di Umago per avere ballato sui tavoli. Purtroppo ci mancano i meccanismi in tutti i reparti, ed il ritorno di Lanzara non ha fatto altro che peggiorare la situazione". Gli fa eco il presidente, deluso dalla prestazione del numero 10: "Ho dato fiducia a Lanzara schierandolo dal primo minuto, ma me ne sono pentito già dopo pochi secondi: meno male che non ha sempre giocato, altrimenti non saremmo riusciti nemmeno a strappare i nostri miseri due punti in classifica". Il diretto interessato, d'altro canto, si difende dalle accuse asserendo che lui quel pomeriggio era rientrato a Udine per il licof di Bruno Blasoni, e che non era minimamente interessato a giocare a calcetto. Ma queste polemiche non sono nulla in confrontoalle clamorose rivelazioni di Anna Ardin, una delle accusatrici di Julian Assange, arrestato per presunta violenza sessuale nei confronti della donna. La Ardin ha clamorosamente ritrattato la sua versione, scagionando di fatto il fondatore di WikiLeaks: "Con Assange c'è stata solo qualche effusione, ma la vera violenza sessuale l'ho subita a Londra, durante un viaggio di lavoro: lì ho conosciuto Cristiano Finelli che dapprima mi ha mentito dicendo di non essere fidanzato, e poi ha abusato ripetutamente di me e delle mie colleghe...ed eravamo un gruppo di cinquanta ragazze. Non ho detto nulla fino ad ora perché ci tengo a Cristiano, ma vedere come lui neghi costantemente di avere avuto rapporti con me mi fa stare troppo male". Il Finelli, che ha sempre respinto con forza le illazioni circa i suoi presunti flirt inglesi, di fronte alle accuse della Ardin ora tenta di giocarsi l'ultima carta: fingersi culattone. Tutto pur di non ammettere di essersi scopato qualche bella fighetta a Londra!



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