mercoledì 4 aprile 2012

La Stralo non si ferma più

Freccia, dardo, saetta: tutte parole che con la Stralo non c'entrano un cazzo, ma che definiscono perfettamente l'andamento della squadra udinese nella seconda parte del campionato: sette vittorie, una sola sconfitta ed un clamoroso quinto posto che solo qualche mese fa sembrava irraggiungibile. Un'impresa epica, conclusasi con una vittoria per 3-2 contro la capolista Moby Dick, sancita da un eurogoal di Luca Blasoni, per il quale ha ricevuto i complimenti di tutti i compagni di squadra, degli avversari, dell'arbitro, del sindaco di Udine, della dottoressa del distretto militare, del Divino Otelma e di un Massimiliano Allegri fresco di eliminazione dalla Champions League: "Abbiamo da recriminare non solo per il rigore, ma anche per la nostra mancanza di concentrazione provocata dalla concomitanza fra la nostra partita e quella della Stralo" ha dichiarato l'allenatore del Milan "Siamo entrati in campo subito dopo aver ammirato l'impresa della squadra udinese sancita dal bellissimo goal di Blasoni, ed abbiamo affrontato la gara con la mentalità sbagliata, pensando di poter vincere e convincere facilmente come ha fatto la Stralo". Nel frattempo, Luca Blasoni si gode l'impennata di popolarità: stando a dati recenti, la sua gamba è diventata una vera e propria icona pop fra i giovanissimi, superando per gradimento persino Justin Bieber.

Luca Blasoni mostra la gamba autrice del goal ed i fans impazziscono

Tuttavia la Stralo ormai non sembra essersi abituata solo a vincere, ma anche a ricevere attenzioni da parte di figure di caratura internazionale. All'indomani della partita, il capitano Marco Blasoni ha ricevuto la chiamata del presidente statunitense Barack Obama, il quale ha tessuto le lodi della squadra, definendo i suoi componenti dei "veri eroi americani" ed autentici interpreti del suo famoso detto "yes we can". Non sapendo bene come rispondere a tono alle gentilezze del presidente, il Blasoni, dopo aver scartato l'ipotesi di chiedere ad Obama se sua moglie fa bene i soffoconi, ha preferito ripetere le stesse parole con le quali l'ex premier Berlusconi aveva conquistato George W. Bush. "Fa sempre piacere ricevere dei complimenti, anche se vengono da un negro" ha dichiarato il capitano ai cronisti "ma tengo a precisare che ho parlato a lungo ad Obama delle gesta di ogni singolo atleta della squadra: lui si è dimostrato molto interessato ed addirittura si era spinto ad offrire la panchina della nazionale statunitense a Bruno Blasoni, che però ha rifiutato sapendo quanto costano le paglie negli USA".

"ai considers dez de fleg ov iunait steiz nos onli de fleg ov e cauntri, baz is en iuniversal messag ov fridom ev
dimocrasi"

E Livio Bastianutti? "Bastianutti? Cos'è, un personaggio di fantasia come Scaramacai? Non lo conosco", glissa Filippo Fontanelli, autore di una splendida doppietta e detentore di un sempre più solido primato nella classifica cannonieri. In realtà fonti autorevoli parlano di un (ex?) bomber oramai entrato in piena crisi, che pare abbia addirittura abbandonato moglie e figlio per condurre una vita ascetica rimpiangendo i suoi anni d'oro. Di seguito l'unica foto attribuitagli negli ultimi tempi.


Livio Bastianutti ripensa ai tempi in cui era ancora la punta di diamante della Stralo

Dopo questa punta di tristezza, torniamo alle note liete, nella fattispecie quelle di un Cristiano Finelli finalmente orgoglioso della propria maglia dopo anni ed anni di sconfitte e bocconi amari: "E' vero, ho più volte pensato di abbandonare la squadra, sia perché i risultati non arrivavano, sia perché i miei compagni mi stanno un po' tutti sui coglioni. Tuttavia, il mio cuore da boy scout mi ha sempre suggerito due cose: di aiutare i bisognosi e di cercare di inzuppare il biscottino il più possibile. Nel caso della Stralo, le due cose purtroppo non sono andate a braccetto: il mio impegno per cercare di risollevare le sorti di questa manica di disgraziati andava di pari passo con un drastico calo dei miei rapporti intimi, visto che ogni volta che dicevo che giocavo nella Stralo, le donne se ne andavano preferendo alla mia compagnia quella di spacciatori e pregiudicati. Ora però che la squadra sta giocando bene e sta raggiungendo traguardi importanti, la situazione si è capovolta, e sono pieno di figa per le mani". Le statistiche danno ragione al Finelli: secondo un recente studio, infatti, affermare di essere un giocatore della Stralo sembra essere il modo migliore per portarsi a letto una giovane donna, superando di gran lunga le frasi "lavoro nel mondo dello spettacolo", "sono un imprenditore", "mi chiamo Luca Blasoni" e "possiedo una Ferrari".

Per Cristiano Finelli la Stralo è diventata un vero e proprio pussy magnet

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