giovedì 25 ottobre 2012

Stralo: che fatica essere belli!


Nonostante si tratti di una squadra attrezzata per vincere tutto, la Stralo ha faticato non poco sul campo dell'Enaip di Pasian di Prato contro Capo Horn, riuscendo ad imporsi con un 6-5 dopo una partita rocambolesca, caratterizzata da continui cambi di fronte. Come il Milan in finale di Champions League contro il Liverpool, la Stralo rischia di mandare tutto a puttane, realizzando da subito tre goal grazie alla coppia d'oro Trerè-Stevanato, solo per poi farsi recuperare ed addirittura superare con il punteggio di 3-4 per gli avversari. Qualche ingenuità di troppo in difesa ed un campo da gioco che andrebbe bene per il calcio saponato fanno temere il peggio, ma per fortuna la reazione arriva con lo strepitoso acuto di De Luisa (alla sua prima rete in campionato) a cui seguono le ennesime marcature di Trerè e Stevanato che portano il risultato sul 6-4. La Stralo però nel finale sembra dimenticarsi che a bighe dure no si resone, e concede l'ultimo goal ad un Capo Horn mai domo, facendo passare ai propri supporter un minuto finale da brivido. Fortunatamente il triplice fischio arriva, e la squadra udinese può lasciare il campo intascando la seconda vittoria in due partite e godendosi il momentaneo primato in classifica a punteggio pieno. Nel corso della telecronaca dell'evento, Bruno Pizzul ha definito alternativamente la Stralo come squadra femmina per il modo di gestire le ripartenze, e squadra maschia per l'ardore che ci ha messo nel recuperare uno svantaggio che avrebbe potuto tagliare le gambe (per non dire il cazzo) a chiunque. "Parlerei più che altro di una squadra trans: una squadra che l'ha preso nel culo ma poi l'ha messo nel culo, una squadra anche padrona, una squadra con una grossa sorpresa, una squadra cinquanta di bocca e cento scopare" questa l'opinione del presidente Andrea Palmisano, non accortosi di aver rilasciato una simile dichiarazione ai microfoni di Radio Maria, cosa che ha portato molti apparecchi radiofonici ivi sintonizzati a piangere sangue dagli speaker. Un miracolo che fa coppia con quello di Alan Trerè, arrivato al campo con un acciacco e protagonista invece di una performance strepitosa condita da tre goal: "Il merito è tutto dell'olio Sarajevo che il presidente mi ha gentilmente offerto negli spogliatoi: non appena l'ho frizionato sulla gamba il dolore è immediatamente sparito, la mia massa muscolare è aumentata del 200%, la mia regolarità intestinale si è ripristinata, mi hanno dato una promozione al lavoro e nella mia rubrica del cellulare sono comparsi un sacco di numeri di fighe". Curiosamente, dopo questa dichiarazione, Cristiano Finelli ha immediatamente ordinato la tanica extra large dell'unguento miracoloso. Insomma, se la Stralo ha faticato un po' ad imporre il proprio gioco, di sicuro Luca Blasoni non ha faticato ad ottenere la fascia di Mister Friuli Venezia Giulia 2012, come si può vedere nella foto: Luca ha surclassato gli avversari grazie al suo fisico perfetto, al suo fascino d'altri tempi ed alla sua abilità nel calcio a 5, tutti elementi che hanno convinto la giuria ad assegnarli il punteggio pieno e le ragazze presenti in sala ad affidargli le chiavi della propria verginità. Ma la bellezza della Stralo può essere un limite? Se lo chiede Antonio Cassano, che recentemente ha rilasciato una dichiarazione-bomba secondo la quale si sarebbe proposto per tre volte alla formazione udinese, venendo prontamente respinto a causa del mancato raggiungimento degli standard di bellezza stabiliti dalla società: "Certo che se il metro di paragone è Luca, è davvero difficile per me riuscire a competere" ha riferito uno sconsolato Fantantonio per bocca del suo interprete. 

Luca Blasoni è il più bello del FVG...
...ed uno sconsolato Cassano tenta di imitarlo



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