giovedì 22 novembre 2012

Una brutta Stralo per una bella vittoria


Dopo una sconfitta talmente estemporanea da non meritare nemmeno un post sul blog, la Stralo torna alla vittoria superando per 5-3 lo Sbregabalon, offrendo una prestazione in realtà non all'altezza delle ultime uscite. La squadra ha denotato un atteggiamento molle in netto contrasto con la bighe dure che ormai caratterizza questo suo campionato, non riuscendo a graffiare come al solito in attacco e concedendo troppo spazio agli avversari in difesa, al punto da rischiare quasi la beffa finale. Eventualità scongiurata da un eurogoal di Alessio Moro, talmente bello da indurre la scarpa che ha colpito il pallone all'autocombustione: “Poco male” ha commentato Moro “tanto oramai siamo sotto Natale e sono certo che mia nonna mi regalerà una busta vuota con cui comprarmi un paio di scarpe nuove”. Ma il Presidente Palmisano non ci sta, ed ha già contattato l'Adidas per mettere in produzione un modello speciale di scarpa da calcetto -la Predator Alessio Moro Limited Edition- che reca sulla calzatura destra l'effige di una birretta e sulla sinistra quella di un gelatino. Grande protagonista è stato anche Samuel Stevanato, autore di una spettacolare tripletta e trascinatore della squadra nei momenti di difficoltà: “Stasera non abbiamo girato bene come al nostro solito” ha dichiarato subito dopo il triplice fischio, “forse perché siamo stati fermi per una settimana, forse perché abbiamo preso l'avversario sotto gamba, o magari perché ci sono mancati gli inviti a giocarla semplice di Bruno Blasoni dalla panchina”. Certamente sono mancate le raffiche di goal di un Alan Trerè sempre più in testa alla classifica marcatori del campionato: il bomber della Stralo si è limitato ad una sola rete, prendendosi una momentanea pausa dalla spaventosa media realizzativa che ha segnato l'inizio di questo torneo.

La momentanea pausa dalla goleada di Alan Trerè

Una Stralo insomma brutta ma buona, come sintetizza Luca Blasoni: “Per usare una metafora a me cara, la squadra stasera è stata come una ragazza di quelle magari non bellissime ma golose di pistolino: non si farà un gran figurone con gli amici al bar, ma perlomeno si porta a casa il risultato”. E sul suo autogoal? “E' stata una serie di coincidenze sfortunate. Per usare una metafora a me cara, è stato come quando si va con una ragazza di quelle magari non bellissime ma golose di pistolino: quando capita non bisogna scoraggiarsi, ma guardare avanti e finire il lavoro”. Una battuta anche sull'operato di Cristiano Finelli, che anche stavolta è sembrato assolutamente padrone della situazione a difesa dei pali: “Quando penso a Cristiano, per usare una metafora a me cara, penso sempre ad una ragazza di quelle magari non bellissime ma golose di pistolino: sicuramente Cristiano a Londra se ne è tuonate più d'una. Ora scusatemi ma devo andare a festeggiare la vittoria con un mio carissimo amico”.

Luca Blasoni festeggia la vittoria assieme all'amico e collega Marzio Dance

Fuori dal campo, non sono mancati gli attestati di stima nei confronti della Stralo. Arrivati alla pizzeria “Al Faro” per la solita cena del post-partita, gli atleti udinesi sono stati caldamente salutati da Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, passati a trovare il titolare in nome della loro antica amicizia e per discutere dell'organizzazione di una festa della pizza oramai in programma da dieci anni. Carmen Russo, che per usare le parole del presidente Palmisano “ha 53 anni ma è figa ancora”, si è lasciata andare ad alcune clamorose dichiarazioni sulla sua discussa gravidanza: “Io ed Enzo Paolo ci siamo talmente appassionati alle sorti di questa squadra che se ci nasce un figlio maschio lo chiameremo Stralo. Se invece nascerà femmina, la chiameremo Luca, in onore del bel Blasoni. Visto che ora il nome Andrea si può usare per i maschietti, non vedo perché non potrei usare il nome Luca per una femminuccia. Tanto mi hanno già rotto i coglioni perché sono incinta a 53 anni, rottura di più rottura di meno!”

53 anni ma figa ancora

Mentre accadeva tutto ciò, il capitano Marco Blasoni era ancora impegnato in una riunione condominiale che stava sfondando le 48 ore di durata. Di seguito alleghiamo un'immagine estratta dall'evento.  


Nessun commento: