domenica 20 gennaio 2013

Stralo imballata e contenta

Temutissima dalla dirigenza, la prima partita dopo la sosta natalizia è andata bene alla Stralo, che ha espugnato con fatica il campo del DLF Udine con il punteggio di 8-6. Partita difficile come da pronostico, con una squadra che è apparsa poco lucida e forse anche appesantita dai bagordi delle festività. I giocatori erano imballati, la manovra di gioco è sembrata imballata, il parquet della palestra era imballato, il tempo atmosferico era imballato e persino l'arbitro per solidarietà ha deciso di fornire una conduzione di gara imballata. Insomma, la fotografia della Stralo può essere riassunta dal difficilissimo rebus che vi proponiamo qua sotto.


E' difficilissimo
Squadra imballata ma contenta come dice il titolo, infatti grazie a questa vittoria la Stralo è matematicamente sicura di passare il turno fra le prime del girone: un obiettivo che non lascia però completamente soddisfatto il presidente Palmisano, che vede con occhio preoccupato l'involuzione della propria squadra: "Non abbiamo giocato all'altezza dei nostri standard, non posso essere soddisfatto al 100% visto che dai miei giocatori pretendo sempre il massimo, in campo e fuori: ad esempio, quando uno dei miei ragazzi mi confida di avere problemi a vivere l'intimità, mi precipito subito a casa sua per osservarlo mentre vive l'intimità con la propria partner, dandogli dei preziosi consigli su come rendere migliore la propria intimità. L'unico a cui non ho mai dovuto dare consigli è Luca Blasoni, che vive sempre la sua intimità nel migliore dei modi". Ma se Luca Blasoni è sempre e comunque protagonista del suo tempo e della sua sessualità, nella partita contro DLF è brillata in maniera ancora più splendente la stella del fratello Marco Blasoni, protagonista di una prova generosa e di un goal strepitoso che ha fatto esplodere la panchina, a sentire la testimonianza di un Alessio Moro ai box causa influenza: "Appena ha saltato il primo uomo in panchina si è sentito qualche mugugno, poi quando ha saltato il secondo qualcuno ha espresso il solito invito cordiale a servire il pallone ad un compagno libero (DALLA, PORCO D**!!!), ma quando è partito lo scavetto magico si sono tutti zittiti per poi esprimere i loro più sinceri e pacati complimenti all'autore della marcatura (BRAVO, PORCO D**!!!)". Il goal del capitano è stato il corollario delle reti espresse dai "soliti" Alan Trerè, che con le sue quattro realizzazioni mantiene la testa della classifica cannonieri, e di Samuel Stevanato, protagonista con assist e due goal. Tutte reti che però non sono bastate a dare sicurezza ad una squadra che ha sempre subito il ritorno degli avversari, bravi nel rimanere sempre ancorati al risultato e che hanno creato non pochi problemi ad un Cristiano Finelli apparso particolarmente nervoso: "Cristiano si trasforma quando veste i panni del portiere" ha riferito dagli spalti la fidanzata "nella vita reale è un ragazzo d'oro con cui ho peraltro trascorso un bellissimo capodanno a Parigi, ma quando gioca non posso che essere d'accordo con i ragazzi della Stralo quando lo definiscono un po' -scusate il termine- stronzo". Voci di corridoio sostengono però che il Finelli sia arrivato di malumore alla partita a causa di una disavventura capitata proprio a Parigi: pare infatti che l'intera città si sia presa gioco di lui dopo aver visto una foto che lo ritrae mangiare un piatto di spaghetti in un ristorante della capitale francese, che è un po' come bestemmiare in chiesa. Di seguito la foto incriminata, scattata da Fabrizio Corona un attimo prima di darsi alla macchia per non farsi trovare dalla polizia carceraria.

Voilà le Cristianò! Spaghettì! Moustache noir! Mandolinò!


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